Stats Tweet

Mendoza, Iñigo López de.

Poeta spagnolo. Di nobile famiglia castigliana, cultore appassionato di classici latini e italiani, ma anche provenzali e portoghesi, fu interprete significativo del primo umanesimo spagnolo. Partecipe della vita politica del suo tempo, sostenitore della Monarchia tanto da ottenere il titolo di marchese di Santillana, fu erudito e bibliofilo, e la sua preziosa biblioteca fa oggi parte di quella Nazionale di Madrid. Fra le sue opere in prosa, ricordiamo la Carta al Condestable de Portugal, che faceva da introduzione al suo canzoniere, in cui M. tracciava un quadro storico e di critica letteraria, comprendendo la propria definizione di lirica, gli studi sulla scuola poetica provenzale e sulla letteratura castigliana. Il Cancionero (1482) è costituito da villancicos e serranillas, eleganti e manierati componimenti amorosi, canciones e decires, ma particolare interesse rivestono i 42 sonetti fechos al itálico modo, primo tentativo di adattamento di questo genere letterario in Spagna. In essi, pur nella sperimentazione un po' faticosa dell'endecasillabo, anche a causa della scarsa duttilità del castigliano, è variamente trattata la tematica amorosa di ascendenza petrarchesca. Di ispirazione italiana sono ancora: Comedieta de Ponza, di imitazione dantesca, Triunfete de amor, di imitazione petrarchesca, Diálogo de Bías contra Fortuna, El sueño. Tra gli scritti di tipo dottrinale, di grande successo all'epoca: Doctrinal de privados e Proverbios de gloriosa doctrina, testimonianza della saggezza tradizionale spagnola (Carrión de los Condes, Palencia 1398 - Guadalajara 1458).